
La struttura
Nata dall'attento recupero di un'antica casa colonica e degli annessi agricoli a suo servizio, la struttura ricettiva dispone di tre camere, due piccole suite e tre appartamenti indipendenti con angolo cottura.
Ogni unità dispone di servizi privati. La capienza complessiva è di ventidue posti.
Particolare cura traspare dalla scelta dei materiali. Tutti gli spazi sono arredati e personalizzati con mobili d’epoca e letti in legno o ferro battuto, per gran parteprovenienti dalla tradizione della nostra famiglia. I soffitti offrono la vista delle travi in legno e del cotto lavorato a mano, tipico della tradizione umbra ed impiegato anche nei rivestimenti. Sui pavimenti, all'interno ed all'esterno, il medesimo cotto, spesso recuperato, è abilmente accostato alla pietra, calcarea e non. Giocano a contrasto tendaggi in fibra naturale, accessori di design ed un’illuminazione con lampade moderne. Mentre le numerose finestre e le ampie vetrate lasciano filtrare la luce in ogni ora del giorno.
Ognuna delle nostre camere, così come gli appartamenti e la cucina, porta il nome di un personaggio letterario.
Si va dal Don Chisciotte di Cervantes all'Aureliano Buendia dei Cent'anni di solitudine di Gabriel García Márquez; dalla Dona Flor e i suoi due mariti di Jorge Amado al Cosimo Piovasco di Rondò del Barone rampante di Italo Calvino; dal Rondine della Messa dell'uomo disarmato di Luisito Bianchi al Jerónimo Melrinho di Jose Saramago; dal Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento di Alessandro Baricco al Benjamin Malaussène della saga di Daniel Pennac, fino ad arrivare al Capitano Diego Alatriste y Tenorio delle storie di Arturo Pérez Reverte.